Al via il Progetto LegoMago, sponsor Micron Technology Foundation

Foundation Logo_blue (2)Sta per prendere l’avvio il progetto “Lego-Mago”: la robotica in chiave educativa

Il progetto

Il progetto caratterizzato dalla collaborazione tra istituti di diverso ordine e grado, si prefigge lo scopo di introdurre una didattica innovativa della cultura scientifica e tecnologica. E’ stato elaborato  con il contributo di esperti esterni e sarà realizzato in collaborazione con gli insegnanti di scuola Primaria, secondaria di I° e II° poiché si ritiene che la condivisione e la collaborazione tra scuole sia la strada corretta per creare occasioni di riflessione e di incoraggiamento nella sperimentazione di nuove pratiche didattiche. Sono previsti incontri tra i docenti delle scuole coinvolte ma anche scambi di esperienze tra gli studenti che durante il percorso progettuale potranno  confrontarsi sugli argomenti che maggiormente hanno attirato il loro interesse. Rivolto alle eccellenze  il progetto sarà dedicato ai tre alunni che avranno avuto i migliori risultati alla valutazione quadrimestrale delle classi quinte Primaria e prima Secondaria di I° per un totale di 24 alunni.

Bisogni formativi

Il primo bisogno  al quale la scuola è chiamata a rispondere è un servizio formativo che sia al passo con i tempi.
Altro bisogno emergente è quello di suscitare negli alunni curiosità e interesse per “Il sapere” scolastico ed extrascolastico.
Infine proporre azioni di stimolo e di potenziamento agli alunni più dotati o dai risultati scolastici migliori .

Obiettivi generali

Realizzare un artefatto dotato di cervello elettronico e di dispositivi sensoriali costituisce per un giovane studente un’attività complessa ma stimolante che trova le sue espressioni in una pratica laboratoriale e di sperimentazione orientate ad oggetti reali e non astratti. Sono compiti che richiedono abilità pratico-costruttive, sviluppo di capacità logico-formali, una significativa attitudine all’osservazione critica e alla rielaborazione dei progetti, in un ambito necessariamente collaborativo tra i componenti il gruppo di lavoro:

  • Sviluppare percorsi laboratoriali nell’area tecnologica-scientifica;
  • Coinvolgere attivamente gli studenti nel loro processo di apprendimento e di costruzione delle conoscenze, promuovendo il pensiero creativo;
  • Intrecciare le competenze, gli obiettivi della tecnologia e quelli delle scienze in un rapporto di scambio reciproco (Meccanica, Informatica, Matematica, Fisica); utilizzando l’operatività, stimolare la capacità di analisi, la capacità organizzativa e la capacità di comunicare;
  • Far acquisire metodi per risolvere problemi e con l’aiuto di un automa stimolare il gusto di realizzare i propri progetti, frutto della fantasia e della razionalità.

 

Obiettivi specifici

Scuola Primaria – Scuola Secondaria di 1° Grado:

  • Classificare, rappresentare alcune forme geometriche piane e solide fondamentali;
  • Avvicinarsi con il gioco al mondo della robotica;
  • Sviluppare la logica;
  • Programmare percorsi, liberi o obbligati;
  • Realizzare algoritmi lineari azione- reazione;
  • Favorire la capacità di collaborazione e di lavoro in gruppo.
  • Comprendere le funzioni che svolgono i componenti dei Kit robotici nella realizzazione delle strutture portanti, della meccanica del movimento . (Velocità, accelerazione e potenza: le leggi del moto. Studio delle variabili spazio-tempo);
  • Conoscere le caratteristiche dei sensori di contatto: luce, temperatura, suono e ultrasuono. Legami disciplinari, concettuali e operativi, tra Meccanica, Fisica, Informatica;
  • Saper organizzare i dati di un problema da risolvere mediante schemi o grafici e tradurre gli algoritmi con linguaggi di programmazione;
  • Saper individuare problematiche hardware e software in caso di funzionamento non coretto di un robot (strategie problem solving);

Attività previste:

  • Studio del software Lego WeDo o Lego Mindstorm
  • Ogni gruppo ha un manuale, un computer ed un kit Lego WeDo o Lego Mindstorm
  • Il lavoro consiste nello scoprire come funziona il software e quali sono i “pezzi speciali” del kit che vengono azionati tramite la programmazione.

 

Compiti svolti a turno dagli alunni

  1. Leggere le istruzioni
  2. Usare il computer
  3. Scegliere i pezzi dalla scatola
  4. Montare i pezzi

 

A fine lavoro

2 alunni effettueranno il controllo dei pezzi nella scatola, verificando che ci siano tutti;

2 alunni stileranno un sintetico “diario di bordo” in cui scrivono cosa hanno fatto e dove sono arrivati rispetto alle attività previste.

Alla fine di questa fase gli alunni devono conoscere i nomi dei “pezzi speciali”.

Viene somministrata una scheda come verifica individuale e un questionario di gradimento.

 

Strategie metodologiche

Procedura:

Gli alunni lavorano per gruppi di 4 bambini. La formazione del gruppo è fatta in base a determinate competenze possedute da ciascuno e pensando di far ricoprire i seguenti ruoli, previsti nella metodologia del Cooperative Learning:

  • Funzionamento: capacità di Organizzare il lavoro
  • Apprendimento: competenze logiche e specifiche relative alle attività assegnate
  • Stimolo: capacità di esposizione orale •
  • Gestione: capacità relazionali.

Prima dell’inizio delle attività sarà somministrato un questionario individuale per la rilevazione della percezione del benessere in classe che verrà riproposto alla conclusione del progetto come verifica finale (relativa all’inclusione).

 

I materiali e gli strumenti

Per costruire un robot funzionante occorre un kit di costruzione. Le esperienze programmate in questo progetto  prevedono l’utilizzo di un kit prodotto dalla Lego,  WeDo; dell’aula di informatica e di materiale di recupero e/o di facile consumo per le simulazioni.

Valutazione

Questionari agli alunni in itinere e finali;
Schede per osservazione sistematica ai docenti;

Disseminazione

Condivisione dell’esperienza sul sito tematico e sul Blog di Istituto;
Possibilità di prestito dei kit e dei diari di bordo dell’esperienza alle scuole interessate;
Tutoring da parte degli insegnanti che hanno già svolto l’esperienza.

La docente referente, Angela Geminiani

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