C.Petracca: Valutare e certificare nella scuola…

… Apprendimenti, Comportamento, Competenze
(Ed. Lisciani, 2015)

Scheda (per la sintesi clicca qui: valutare certificare Petracca)

1 – PROCESSO EVOLUTIVO DELLA DOCIMOLOGIA

 Paradigmi epistemologici di riferimento

Paradigma della decisione (1968/69)
 Valutazione dei prodotti
Valutare è: a) selezionare b) misurare  c) giudicare  (i prodotti)

Paradigma dell’informazione (anni70)
Valutazione dei processi
Valutare è: a)analizzare b)diagnosticare

Paradigma dell’interpretazione (oggi)
Valutazione che interpreta la parte sommersa
Valutare è: a) interpretare b)riflettere c)narrare

Tutti gli approcci hanno dei punti di forza e di criticità;
è necessaria una integrazione per favorire una reciproca complementarietà.

Concetto attuale
VALUTAZIONE e’ tutto questo:
a) Sommativa, perché misura e giudica i prodotti
b) Formativa, Orientativa, Continua, Verifica, Regolativa, Auto valutativa perché centrata sui processi
c) Interpretativa, Narrativa, Riflessiva, Autentica perché interpreta la parte sommersa/ le manifestazioni invisibili dell’apprendimento

2. OGGETTO DELLA VALUTAZIONE
  L`oggetto della valutazione non è l`alunno ma la prestazione dell`alunno in termini di apprendimento, comportamento e competenze
1. Valutazione degli apprendimenti
2. Valutazione del comportamento
3. Valutazione e certificazione delle competenze

3. FASI DELLA VALUTAZIONE
VALUTAZIONE EPISTEMOLOGICA  l`insegnante è tenuto ad entrare nello statuto epistemologico delle discipline; l`insegnante deve valutare quali degli obiettivi (desunti dalle  indicazioni nazionali) sono irrinunciabili per la disciplina che insegnano.

VALUTAZIONE DIAGNOSTICA. Dopo aver deciso il punto di arrivo dell`azione didattica (valutazione epistemologica) è necessario fare una diagnosi iniziale della classe con prove di verifica iniziali e osservazioni dirette sugli alunni, sui comportamenti e sulle schede e valutazioni della classe precedente

VALUTAZIONE PROGETTUALE che è:
1. Valutazione Formativa
2. Sommativa
3. Complessiva (Occorre tener presenti:prodotto scolastico (risultati ottenuti dall`alunno,prestazione del docente,inventario delle espressioni didattiche realizzate.)

Fatta la diagnosi, si propone una terapia cioè si costruisce un progetto formativo e didattico; si tratta di individuare le esperienze formative da proporre agli alunni, di costruire U.D.A., esplicitare attività e metodologie.
4. LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Apprendimenti da valutare.
Sono quelli previsti nelle Indicazioni Nazionali selezionati per la classe in cui si opera e sono riconducibili alle conoscenze (saperi) e alle abilità (saper fare).
Strumenti della valutazione degli apprendimenti
Sono le varie tipologie di accertamento
A) Domanda chiusa Risposta chiusa. Sono le prove oggettive strutturate
B) Domanda chiusa Risposta aperta. Sono semi strutturate: la domanda è uguale per tutti, ma la risposta è libera.
C) Domanda aperta Risposta chiusa. Semi strutturate: il docente argomenta e poi chiede all`alunno se è giusto o sbagliato/ vero o falso.
D)Domanda aperta Risposta aperta. Non strutturate. Sono le prove soggettive.

 5. LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Oltre a valutare apprendimenti e competenze, si valuta il comportamento e si entra in una dimensione affettiva, emotiva, sociale, etica, religiosa ,relazionale ….
Dobbiamo prendere in considerazione due dimensioni:
1. il comportamento sociale (è l`insieme delle interazioni socio-affettive e socio-operative che l’alunno instaura con docenti e con i compagni)
2. il comportamento di lavoro (è l’insieme dell’ impegno,attenzione,organizzazione, capacità di pianificare la propria attività,responsabilità, senso critico, tranquillità, capacità di controllare stati emozionali connessi allo svolgimento di una prova e /o di un compito )

6. LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Non è possibile valutare le competenze in modo standardizzato. Non si utilizzano prove standardizzate e oggettive come per gli apprendimenti, il compito scolastico classico come paradigma valutativo per valutare le competenze  non è adeguato.
E’ necessaria la valutazione autentica la quale :
a) accerta quello che può essere definito “Apprendimento oltre”
b) si concentra sulla restituzione dell’appreso
c) accerta principalmente conoscenze e abilità
d) è in grado di accertare le competenze
e) non ostacola l’autovalutazione.

“Essa offre la possibilità sia agli insegnanti che agli studenti di vedere a che punto stanno, di autovalutarsi, in conformità a ciò, migliorare il processo di insegnamento o di apprendimento: gli uni (gli insegnanti) per sviluppare la propria professionalità e gli altri (gli studenti) per diventare autoriflessivi e assumersi il controllo del proprio apprendimento “ ( Comoglio)

La Valutazione Autentica è un vero accertamento della prestazione perché da essa apprendiamo se gli studenti possono in modo intelligente usare ciò che hanno appreso in situazioni che in modo considerevole li avvicinano a situazioni di adulti  e se possono rinnovare nuove situazioni” (Wiggins, 1998).

Che cosa so fare, con che cosa so fare; ecco cosa si deve valutare.

7.  STRUMENTI PER VALUTARE LE COMPETENZE
a) COMPITI DI REALTA’: Si tratta di situazioni che richiedono agli studenti di utilizzare il loro sapere mobilitando abilità e conoscenze in contesti nuovi, combinando in modo originale dimensioni cognitive, motivazionali, socio-affettive.
“La complessità e novità del compito o delle attività da sviluppare caratterizzano anche la qualità e il livello della competenza implicata. Tali caratteristiche dipendono dall’età e dall’esperienza dello studente ” M. Pellerey
b) OSSERVAZIONE SISTEMATICA: Permette di rilevare il processo ossia la capacità dell’alunno di interpretare correttamente il compito assegnato, di coordinare conoscenze, abilità e disposizioni interne in maniera valida ed efficace, di valorizzare risorse esterne eventualmente necessarie o utili. Permettono di rilevare le competenze relazionali ossia i comportamenti collaborativi nel contesto della classe, durante le attività extrascolastiche, la ricreazione, ecc.
Esse devono riferirsi ad aspetti specifici che caratterizzano la prestazione (indicatori di competenza) e prendere in considerazione una pluralità di prestazioni.
c) AUTOBIOGRAFIE: Esse raccontano le scelte operative compiute o da compiere nell’affrontare un compito. Descrivono la successione delle operazioni compiute evidenziando gli errori più frequenti e i possibili miglioramenti. Esprimono l’autovalutazione non solo del prodotto, ma anche del processo produttivo adottato

8. LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Ha  valenza squisitamente educativa poiché la valutazione è strumento di formazione e non solo di misurazione.
Accompagna il percorso formativo di base dai 3 ai 16 anni .
E’ un’operazione che non sostituisce le attuali modalità’ di valutazione e attestazione giuridica dei risultati scolastici.

(a cura di Elsa Di Romolo)

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