il portfolio degli insegnanti

Dall’anno prossimo gli insegnanti, non solo quelli neoassunti, troveranno sul loro cammino il portfolio: strumento di riflessione per alcuni, ennesima pastoia burocratica per altri.
Nell’intenzione del legislatore, sottolineata con la nota del Miur del 07/01/2016, il portfolio docente è inteso come l’elaborazione e la sperimentazione di strumenti di documentazione del curriculum professionale, con l’obiettivo di far emergere le competenze dei docenti e di contribuire a incrementarle e sostenerle.
Non si tratta di costruire un ennesimo artefatto burocratico e amministrativo ma di aiutare gli insegnanti a descrivere e quindi a comprendere e autovalutare le caratteristiche del proprio lavoro (e delle condizioni nelle quali esso si realizza), a renderle possibilmente trasparenti ed efficaci, a suggerire programmi di formazione e di crescita professionale.
Il portfolio docente si colloca nella logica della documentazione educativa.
Attorno a questo nucleo centrale si ricollocano le altre parti del portfolio sperimentale: l’identità docente (punti nevralgici di riferimento), il curriculum formativo (gli incontri importanti), il bilancio di competenza (il quadro delle competenze maturate) ed infine il progetto di sviluppo professionale (le aree di miglioramento su cui ci si vorrebbe impegnare).
L’obiettivo del portfolio è quello di aumentare la capacità riflessiva, di autoanalisi e, dunque, di autovalutazione da parte dei docenti.