Report dai volontari del servizio civile che operano nella nostra scuola

A tre mesi dall’avvio del progetto di servizio civile, noi volontari impegnati nell’Istituto Collodi-Marini continuiamo con l’attività pomeridiana dello studio assistito. Per tutto il periodo abbiamo “monitorato” la presenza dei ragazzi che è stata abbastanza regolare sin dall’inizio; solo ora che si avvicinano le vacanze natalizie, le presenze vanno diminuendo perché molti di loro ne approfittano per tornare nei Paesi d’origine, con le rispettive famiglie. Nelle ultime settimane, a partire da una proposta dei docenti, abbiamo deciso di realizzare con gli alunni anche altre attività da svolgere dopo aver finito i compiti, per rendere il pomeriggio a scuola più piacevole e non troppo pesante ed infatti i ragazzi si sono cimentati in tornei di Sudoku e hanno creato decorazioni e palline per il Mercatino di Natale. Noi volontari, nel mese di Novembre, abbiamo iniziato la formazione specifica interna all’Istituto, parallelamente a quella dei docenti. Sono stati trattati temi importanti come quelli della scuola di fronte all’immigrazione, della normativa sull’ingresso, il soggiorno e l’allontanamento degli stranieri, le istituzioni operanti nel settore di riferimento, con uno sguardo d’insieme sul fenomeno migratorio a partire dalla provincia dell’Aquila fino alla situazione europea. Alcune ore della formazione sono state dedicate ai laboratori interculturali relativi all’insegnamento dell’italiano L2 ed in questo contesto noi volontari abbiamo presentato il nostro progetto, sperimentato poi con una classe dell’Istituto: si tratta del progetto “L’italiano con le canzoni”, creato con l’idea di sottoporre ai ragazzi l’ascolto di canzoni, attraverso un metodo più “ludico” rispetto alla didattica ordinaria. Intorno alla canzone abbiamo creato degli esercizi di comprensione che ci hanno permesso poi di instaurare un dibattito che ha coinvolto la classe intera. Nei giorni seguenti abbiamo fatto una piccola intervista ai partecipanti e abbiamo ricevuto riscontri positivi; questo ci fa pensare di continuare, prossimamente, a proporre il progetto anche ad altre classi.

Serena De Santis

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